FIGURE SKATING

Rostelecom Cup 2017 : si apre ufficialmente la stagione olimpica

Lo svolgersi della Rostelecom Cup 2017 a Mosca lo scorso weekend ha segnato l’inizio delle tappe di Gran Prix e l’entrata nel vivo di questa stagione olimpica
Diverse sono state le performance di primo livello,le conferme dei pronostici e le sorprese.

MEN

Partiamo dalla gara maschile, la più attesa di tutte con lo scontro tra Hanyu, il difensore del titolo olimpico e mondiale e vincitore delle ultime 3 finali di Grand Prix, e il giovane Nathan Chen.

A spuntarla è stato proprio quest’ultimo. Lo statunitense inizia alla grande la sua seconda stagione senior : dopo la vittoria U.S. Classica di inizio Settembre, la buona prova ai Japan Open, vince questa prima importante tappa della stagione contro il favorito alla vittoria olimpica del prossimo Febbraio.
Nathan Chen vince grazie a due solidi programmi, di cui da ricordare è il programma corto dove ha stupito la performance artistica in un rilassato jazz old style che gli si addice particolarmente. Ottima la combinazione iniziale di 4lutz+3Toeloup che guadagna più di un punto e mezzo di GOE. Negli altri due salti è risultato un po’ impreciso; soprattutto bisognerebbe rivedere il salto singolo (qui ha deciso di riproporre il flip) che deve essere preceduto da passi che non sempre risultano chiari (come in questa occasione).

Nel programma lungo riesce restare in testa nonostante lasci una quindicina di punti al valore base del tecnico e non riesce a superare Hanyu in questo segmento di gara (penso che soprattutto per quanto riguarda i components, il confronto con il nipponico sceso prima di lui si sia notato); ma riesce comunque  a restare in testa grazie al vantaggio di quasi 6 punti guadagnato nel primo segmento di gara (nel programma libero ottiene un punteggio tecnico più alto rispetto al giapponese).

Secondo posto per il campione del mondo, che pensava potesse sconfiggere la maledizione della prima gara di Grand Prix  da lui ma vinta. La Russia gli ha portato fortuna più volte : è stata la Rostelecom Cup del 2011 la prima tappa di Coppa del Mondo che ha vinto, così come sappiamo tutti com’è andata a finire l’olimpiadi di Sochi, Purtroppo anche questa volta un po’ troppi errori hanno inficiato la sua gara. Si sa, il giapponese non è mai estremamente brillante ad inizio stagione, quindi non c’è niente di cui preoccuparsi, anzi, per i suoi standard autunnali è stata una performance brillante. Brilla il corto pieno di difficoltà tecniche (un 3A che spunta dal nulla e una combinazione nella seconda parte del programma con un’entrata difficilissima).tumblr_oy6h4vCbv71vteqrso5_r1_540
Il programma lungo è aperto da un quadruplo Lutz,salto per lui nuovo che riceve GOE di 1.14.
Purtroppo anche in questo segmento ci sono stati vari errori tecnici ma lui è magnetico, questo personaggio gli si addice tantissimo e la sua pattinata, con ginocchia morbidissime, riesce a rendere il tutto estremamente fluido.

Terzo posto per la nuova stella russa Mikail Kolyada.
La sua non è stata per niente una gara perfetta, lo salva il fatto di essere davvero un pattinatore superbo (e anche un pochino il fatto di gareggiare in casa). Prova ancora ad inserire il quadruplo lutz, che però non riesce a portare a termine in nessuna delle due parti di gara. Dei pattinatori più in luce, lui è uno di quelli con la tecnica migliore : il suo pattinaggio, la sua tecnica di salto, come precisione nell’atterraggio e compostezza in volo è migliore, per esempio di quella di Chen; però lo statunitense ha dalla sua il fatto di essere costante, una macchina, mentre lui sta diventando un po’ una mina vagante, ma quando è pulito è meraviglioso. Le skating skills restano infatti sopra il nove in tutti e due i programmi.

Spiccano sicuramente in questa competizione altri due giovani pattinatori : il primo è il russo Dmitri Aliev. Il vincitore della scorsa edizione della finale di Grand Prix junior, e argento mondiale Junior 2017, al suo debutto senior dimostra la stoffa di cui è fatto, con un’elegantissimo programma corto sulle note del “Walzer Mascherato”. Purtroppo commette un po’ troppi errori nel lungo.
Assolutamente inaspettata invece la performance del georgiano Moris Kvitelashvili nel libero : come aveva dichiarato porta a termine un programma molto corposo con ben 3 quadrupli, molto pulito.
Spettacolare Misha Ge che in quella che dichiara essere la sua ultima stagione arriva quarto in questo primo grande appuntanmento della stagione.

LADIES

Una gara particolare quella delle donne, apparentemente priva di sorprese : la vincitrice era già stata annunciata da mesi, e non c’erano dubbi anche all’alba della competizione che Evgenia Medvedeva avrebbe vinto la medaglia d’oro. Quello che non ci si sarebbe mai aspettato era trovare una Carolina Kostner così in forma. E’ la nostra italiana, seconda in questa competizione a circa 15 punti dalla giovane zarina a rubare la scena : si era discusso tanto sul come Carolina potesse inserirsi in questo nuovo contesto,lei che all’alba dei 30 anni si ritrova a gareggiare con ragazze che hanno la metà dei sui anni. Ecco, venerdì e sabato, da parte a colei che ora rappresenta l’eccellenza in campo femminile (Medvedeva) ha dimostrato che non è solamente un’ottima pattinatrice ma è anche un’artista. Un po’ come i migliori attori o ballerini che sul palco non devono parlare per esprimere, lei su quel ghiaccio riesce a riempire i vuoti, senza espressioni esagerate, senza dover strafare. ed è anche questo il motivo per cui è difficile credere ai propri occhi quando si vede Medvedeva ricevere components più alti di Carolina.

La due volte campionessa del mondo che con 231.21 punti sfiora il suo punteggio migliore porta sul ghiaccio due solide performance,attaccando ogni elemento.  Come abbiamo già detto nel precedente post, la scelta di cambiare il libero è stata intelligente (vedi : https://glitterandsport.wordpress.com/2017/10/20/a-week-in-pills-finlandia-trophy-japan-open/ ) . Niente da dire tecnicamente, anzi, quello che ha stupito più di tutti (anche lei, che si rialza con una risata) è la caduta nel secondo axel nel suo programma libero (ultimo salto della ): é una prova che anche lei è umana. Il corto, avendo eliminato le note vocali iniziali, è stato più convincente (ovviamente fino alle noti vocali finali) .

Seconda la nostra regina del Ghiaccio : Carolina Kostner ruba la scena in questa occasione, e ne ha tutti i diritti. Partiamo dal corto : vola sulla voce di Celine Dion con un programma tecnicamente senza errori (tutti livelli 4 e GOE positivi, i components sono però 2 punti inferiori alla Medvedeva. Allucinante.). Per il lungo ritorna in scena sulle musiche di Debussy.
Stupisce la sua sicurezza tecnica in questa occasione, è migliorata inoltre molto nelle trottole e ha dimostrato che può ambire a qualcosa di molto grande questa e di non chiamarla fuori dai giochi.
Questo era il suo ritorno nelle competizioni del Grand Prix : riparte da dove ci ha lasciato a Mosca 4 anni fa, nella stessa città dove nel 2005 vinse la sua prima medaglia mondiale. Oggi più che mai : BENTORNATA CAROLINA

Terza con 207.17 punti la giovane giapponese Wakaba Higuchi che con le performance di questo weekend si inserisce nel discorso olimpico. Come avevamo già commentato al Lombardia Trophy, bellissimi i sui programmi (coreografati da Massimo Scali) : intensi, ben interpretati e con un ottimo amalgamarsi di elementi tecnici e coreografici( le varietà di transitions sono forse tra le migliori di quelle viste nei programmi di questa stagione). Bellissime le combinazioni 3-3 (i suoi salti sono molto ampi rispetto a quelli di altre giapponesi). Purtroppo nel corto il tecnico del suo programma è inficiato da un filo di entrata nel flip non proprio perfetto, mentre nel lungo deve riuscire a tenere alta l’energia anche nella seconda parte del programma-

Per quanto riguarda le altre partecipanti:

  • debutto senior per la russa Valeriia Mikhailova : alle sue spalle aveva solo 2 partecipazioni ai grand prix junior, ma la 15enne russa non si è fatta trovare impreparata e ha risposto alla grande. 2 performance solide, è giovane e frizzante.
  • si fa notare anche la seconda giapponese Kaori Sakamoto che stupisce in tutti e due i segmenti di gara, soprattutto nel corto dove è morbidissima sulle note di Beethoven. Arriva quinta con 194.00  punti, a poco più di un punto da Radionova
  • Il bronzo mondiale 2015 è colei che stupisce meno di tutte : il brio che aveva caratterizzato il suo personaggio agli inizi della carriera senior, ora con le sue nuove leve risulta essersi trasformato non in un pregio, ma leggermente in un difetto poichè la fa risultare imprecisa in quasi tutti gli arrivi dei salti, e non molto elegante in alcuni passaggi. Ottima invece la presentazione dei suoi programma. Non è ancora ritornata in forma al 100%
  • Lo scontro Americano tra Mirai Nagasu e Mariah Bell è vinto a discapito dei pronostici dalla seconda. Mirai Nagasu continua a proporre il triplo axel (questa volta atterrato su un piede solo) ma in tutti e due i programmi è sottoruotato purtroppo, come lo sono molti dei sui salti, che abbassano notevolmente i punteggi delle sue prestazioni. Le performance della Bell non sono state delle più strabilianti (da rivedere secondo me la coreografia del libero che manca sia di un buon contenuto artistico che di personalità) ma sono bastate per sconfiggere la compagna di squadra. Sesto (188.56) e nono posto (178.25) per loro.

PAIRS

Incetta di medaglie per la Russia nelle coppie.

A dominare la gara delle coppie di artistico sono i giovani di casa Evgenia Tarasova/Vladimir Morozov. Dopo la stagione rivelazione dell’anno scorso e la vittoria al Nebelhorn trophy, continuano la loro ascesa e vincono con 224.25 punti (76.88+147.37), 20 in più rispetto ai connazionali Stolbova/Klimov, arrivati secondi.
Non ci sono dubbi sul fatto che siano stati i migliori della competizione : due programmi solidi con qualche piccolo errore che non ha inficiato il giudizio tecnico, anche se in tutti e due (soprattutto nel lungo, che data la musica richiede un’apporto energico massimo fino all’ultima nota, altrimenti potrebbe risultare piatto) la performance ha ampio margine di crescita. Quello che li ha resi così superiori in questo weekend, anche migliori di Stolbova/Klimov (ricordiamolo : oro nella competizione a squadre e argento nella gara individuale a Sochi 2014), è il loro modo di eseguire gli elementi : i passaggi sono estremamnte studiati, e soprattutto nel programma corto ci sono tantissime transition e passi particolari, ma ammirabile è la pulizia e l’ampiezza dei movimenti (soprattutto nei lanciati e nel twist). Tutto questo fa si che anche se la loro interpretazione non è alla pari della seconda coppia, le altre voci dei components (skating skills, transition) e i loro GOE crescano, aumentando il valore del programma. Ottimo inizio di stagione per questa coppia che è ormai la prima coppia dello squadrone rosso.

Si devono accontentare ancora dell’argento Stolbova/Klimov, che però hanno eseguito due programmi molto più puliti e forti rispetto all’esordio al Finalandia Trophy. Stilisticamente i due programmi sono da medaglia d’oro, azzeccati per loro : la sequenza di passi alla fine del corto potrebbe fare invidia a diverse coppie di danza anche di primo livello, le transition, perfette, l’interpretazione anche. Purtroppo non sono ancora costanti nella parte tecnica : il loro tallone d’achille è sempre stato il twist e lo è anche questa volta (meglio nel lungo che nel corto) e i salti, che sono sempre stati il loro punto forte sono risultati insicuri sia nel corto che nel lungo. Conosciamo però il loro valore e sappiamo che da qui è solo in salita

Terzo posto per la coppia Asthakova/Rogonov.
Ottima anche la prestazione della nostra coppia Italiana : Valentina Marchei e Ondrej Hotarek hanno coinvolto l’arena nel programma corto con un italianissimo “Tu vuo fa l’americano” che gli fa conquistare anche un piazzamento di prestigio(bronzo)  in quel segmento di gara. Purtroppo nel corto ci sono stati un po’ troppi errori per poter rimanere sul terzo gradino del podio, ma hanno vinto il premio per la performance. Ottimi inoltre in tutti e due le parti i salti lanciati.

C’erano aspettative anche sulla coppia canadese Seguin/Bilodeau che arrivano però solamente quinti a causa di un programma libero un po’ sottotono.

ICE DANCE

La competizione della danza è stata la più atona delle quattro discipline.

Primo posto per i fratelli Shibutani al debutto stagionale, che vincono con 189.24 punti : vincono sia il segmento della short dance (77.30) che della free dance (111.94).
Per quanto riguarda la short dance ho dei pensieri contrastanti a riguardo: il tecnico è come da aspettarsi il più alto del segmento, con tutti livelli 4 ad eccezione della sequenza in parallelo, i goe tutti sopra l’1, anche i components sono i più alti di tutti. Quello che mi ha lasciato un po’ in dubbio (a parte la camicia color nude di Alex il cui colore proprio non gli dona) è il modo in cui hanno affrontato il programma : volendo puntare sul fattore spettacolo ed energia, quando sono su quel ghiaccio devono essere al passo con la musica( e non solo nei twizzles, che bisogna ammettere sono geniali!) ed inoltre va bene puntare sull’energia, ma soprattutto Maia deve lasciarsi andare. Danzare su una musica ritmata e veloce, non significa solo essere veloci, significa comuqnue danzare su quello stile con tutto il corpo, non solo con i piedi e loro erano troppo rigidi e questo va a discapito di tutto il programma.
Per il lungo, come annunciato questa estate, hanno deciso di concludere la trilogia iniziata con il programma “Fix You” esibendosi sulle note di “Paradise” sempre dei Coldplay. Anche in questo caso il programma è ben coreografato e ne capisco lo scopo, ma purtroppo sono risultati bravi tecnicisti ma non grandi danzatori. Il feel moderno contemporaneo, che i danzatori trasmettono con la morbidezza e il movimento del loro corpo, non passa dalla loro interpretazione, che risulta fredda e troppo composta per questo stile. La musica non mi dispiace ma trovo la prima parte un po’ troppo lenta. Performance pulita, ma non credo che potrà crescere molto anche agli occhi dei giudici, anche perchè è il terzo anno che stanno riproponendo la stessa tipologia di danza e non credo che con questa, nonostante alcuni passaggi molto interessanti come il primo sollevamento, riusciranno a superare il programma che gli ha permesso di risalire nella vetta dei pattinatori e vincere l’argento Mondiale a Boston nel 2015.

Secondo posto per i padroni di casa Bobrova/Soloviov. Ottimo il corto in cui ottengono 76.33 e in cui mostrano di essere a loro modo padroni di questo stile: le forme latine sono ben interpretate e giusto è il ritmo. Purtroppo uno sbilanciamento nella trottola del programma lungo inficia il punteggio del secondo segmento di gara facendoli andare irrimediabilmente in seconda posizione con 184-74 punti (76.33 + 108.41)

Russo anche il terzo gradino del podio conquistato da Stepanova/Bukin : nel corto tre elementi di livello tre (migliorano il pattern che al Finlandia Trophy era stato solo di livello 1) e dei buoni components gli valgono 71.32 punti. Il loro corto rappresenta quello che è adesso la danza latina sulle piste da ballo e la musica per me è talemente cheap e strana tutta così insieme che è addirittura bella. Sicuramente ti fanno venire voglia di ballare, che è lo scopo del ballo latino. Il lungo sulle note del “Liebestraum n. 3” è una favola. Costumi perfetti (che ricordano un po’ i primi costumi di Malher di Virtue e Moir, con quella gonna di tulle color crema).  Sul ghiaccio sono molto ampi, come richiede la musica. Bellissimi  i twizzles sulle scale di pianoforte, alcuni passaggi però devono  diventare più fluidi ed inoltre manca, verso la fine, un po’ di velocità.

Buone anche le performance dei Canadesi Gilles/<poirier, di cui però ripeto, trovo i programmi anche se molto solidi tecnicamente e con diversi passaggi interessanti, un po’ sottotono (il libero soprattutto rimane molto piatto a causa della musica).

Favolosa invece a mio parere la presentazione di Guignard/Fabbri, soprattuttonel programma libero (ottengono un season best con 102.38 e arrivano quindi a un punto dai canadesi).
Fanno un’ottima figura in questo loro primo appuntamento internazionale la terza coppia russa di Popova/Mozgov il cui cavallo di battaglia è una drammatica danza libera in cui interpretano la Carmen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 pensiero su “Rostelecom Cup 2017 : si apre ufficialmente la stagione olimpica”

Lascia un commento